Elezioni
“….Quando l’azione
politica viene a confrontarsi con principi morali che non ammettono deroghe,
eccezioni o compromesso alcuno, allora l’impegno dei cattolici si fa più
evidente e carico di responsabilità. Dinanzi a queste esigenze etiche fondamentali e irrinunciabili, infatti, i
credenti devono sapere che è in gioco l’essenza dell’ordine morale, che
riguarda il bene integrale della persona. E’ questo il caso delle leggi civili
in materia di aborto e di eutanasia (da non confondersi con la rinuncia all’accanimento
terapeutico, la quale è, anche moralmente, legittima), che devono
tutelare il diritto primario alla vita a partire dal suo concepimento fino al
suo termine naturale. Allo stesso modo occorre ribadire il dovere di
rispettare e proteggere i diritti dell’embrione
umano. Analogamente, devono essere salvaguardate la tutela e la
promozione della famiglia,
fondata sul matrimonio monogamico tra persone di sesso diverso e protetta nella
sua unità e stabilità, a fronte delle moderne leggi sul divorzio: ad essa non possono
essere giuridicamente equiparate in alcun modo altre forme di convivenza, né
queste possono ricevere in quanto tali un riconoscimento legale. Così pure la
garanzia della libertà di educazione
ai genitori per i propri figli è un diritto inalienabile, riconosciuto tra
l’altro nelle Dichiarazioni internazionali dei diritti umani. Alla stessa
stregua, si deve pensare alla tutela
sociale dei minori e alla liberazione delle vittime dalle moderne forme di schiavitù (si pensi
ad esempio, alla droga e allo sfruttamento della prostituzione). Non può essere
esente da questo elenco il diritto alla libertà
religiosa e lo sviluppo per un’economia
che sia al servizio della persona e del bene comune,
nel rispetto della giustizia sociale, del principio di solidarietà umana e di
quello di sussidiarietà, secondo il quale «i diritti
delle persone, delle famiglie e dei gruppi, e il loro esercizio devono essere
riconosciuti».[21] Come
non vedere, infine, in questa esemplificazione il grande tema della pace. Una visione irenica e ideologica tende, a volte, a secolarizzare il valore della
pace mentre, in altri casi, si cede a un sommario giudizio etico dimenticando
la complessità delle ragioni in questione. La pace è sempre «frutto della
giustizia ed effetto della carità»;[22] esige il
rifiuto radicale e assoluto della violenza e del terrorismo e richiede un
impegno costante e vigile da parte di chi ha la responsabilità politica….”.
Sono imminenti le elezioni politiche ed in relazione alle medesime diversi uomini politici sbandierano d’essere cristiani, ma si impegnano poi nella promozione-promulgazione di leggi (o nel loro appoggio) antitetiche agli insegnamenti di Cristo.
Giova quindi rammentare il diritto-dovere dei cittadini cristiani di non appoggiare quei candidati o quelle ideologie avverse (nei fatti!) a Cristo.
Conviene anche rammentare che esiste un “partito di satana” http://www.genitoricattolici.org/partito.htm .
Cordiali saluti.
Il presidente
Dott.