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CENTRO CULTURA
CRISTIANA:
Tutti abbiamo il dovere di evangelizzare, ognuno come
può: chi predica, chi confessa,
chi
insegna, chi è costretto a tacere e a soffrire;
a noi, per adesso, non resta che
scrivere!
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LETTERA APERTA AI GIORNALI
S.E.R.
CARD RENATO RAFFAELE MARTINO
PONTIFICIO
CONSIGLIO GIUSTIZIA E PACE
PIAZZA
SAN CALKLISTO, 16 - .00153 ROMA
S.E.R. CARD. ZENON
GROCHOLEWSKI
CONGREGAZ.
PER L’DUCAZIONE CATTOLICA
PIAZZA
PIO XII, 3 - .00193
ROMA
S.E.R. MONS. WILLIAM LEVADA
CONGREGAZ.
PER
PIAZZA
SANT’UFFIZIO, 11 .00193 ROMA
AL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
DOTT.
CARLO ZEGLIO CIAMPI
MONTECITORIO
– ROMA
AL
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
CAV.
SILVIO BERLUSCONI
MONTECITORIO
– ROMA
ON. MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
DOTT.
LETIZIA MORATTI
MONTECITORIO
– ROMA
ecc. ecc.
Verona, 10 marzo 2006
OGGETTO. LO STUDIO DEL CORANO COME ORA DI RELIGIONE ALTERNATIVA?
Tutti noi cattolici, compresi i cosiddetti laici, compresi i perseguitati a motivo della fede, tra cui molti musulmani convertiti al cristianesimo che devono nascondere questa loro scelta, pena la morte, compresi tutti coloro che credono in Cristo nelle varie zone del mondo, siamo rimasti a dir poco allibiti davanti alla notizia resa pubblica da S. Eminenza il Card. Martino, preposto al Pontificio Consiglio di Giustizia e Pace, che vorrebbe aprire ai musulmani, con estrema faciloneria anzi, con tono quasi trionfalistico, l’ora di religione prevista dagli ordinamenti dello Stato, attraverso il Ministero della Pubblica Istruzione, allo scopo di permettere lo studio del Corano anche ai bambini musulmani e, come conseguenza ovvia, anche a tutti quelli di fede cattolica che, mossi da prurito di novità, potranno passare dalla lezione di Religione cattolica a quella di Corano.
A parte il fatto che questa eventuale decisione dovrebbe essere di pertinenza innanzitutto dello Stato, dal momento che tutti i programmi scolastici, comprese le ore riservate all’insegnamento della Religione, dovrebbero riguardare essenzialmente il Ministero della Pubblica Istruzione, cioè un organismo statale e non ecclesiastico, a parte questo aspetto di ingerenza non certo secondario, ciò che maggiormente ci lascia attoniti e sconcertati sono le motivazioni offerte dal Prelato per giustificare questa sua “magnanima” concessione:
1) perché si offre l’occasione ai musulmani di vivere la reciprocità;
2) perché si aprono le porte alla pace tra i popoli;
3) per una questione di
Come soci del Centro Cultura Cristiana riteniamo che queste tre giustificazioni siano infondate per i seguenti motivi:
1) la reciprocità: per
vivere la reciprocità, dovremmo noi cristiani attendere, senza più nulla concedere,
che nei paesi musulmani sparsi nel mondo venga
permesso ai cristiani di praticare la loro fede e i loro costumi, quando invece
sappiamo che sono state distrutte quasi tutte le chiese e uccisi i cristiani
che si rifiutavano di passare all’islam;
Il tributo di sangue dei cristiani uccisi nel mondo, in prevalenza dove
vige la shari’ah islamica, cioè il Corano vissuto
alla lettera, è di circa 160.000 vittime all’anno, come documenta
2). la pace tra i popoli: questo è impossibile ottenerlo attraverso lo studio del Corano perché è proprio il Corano che incita alla guerra contro gli infedeli. Dice infatti il Corano: “Vi è prescritta la guerra, anche se non vi piace” (Cor.2,216). “Uccidete gli idolatri ovunque li troviate” (Cor. 9,5). “Profeta! Lotta contro gli infedeli e gli ipocriti e sii duro con loro” (Cor. 66,9). In questa lotta gli “infedeli” non possono rivendicare alcun diritto inerente la loro condizione di esseri umani, perché l’Islam non riconosce, come soggetti giuridici, persone o Stati non musulmani, e nemmeno riconosce i diritti dei prigionieri che sono “proprietà” dei vincitori. La schiavitù abolita in Occidente dal Cristianesimo, è legittimata nei Paesi islamici perché riconosciuta ufficialmente dal Corano (Cor.2,221)
Forse il Prelato non è a
conoscenza che
3). il diritto di una buona maggioranza di bambini. Nessuno in Italia ha mai negato la libertà di culto ai fedeli delle varie espressioni religiose, tanto meno ai bambini, pochi o molti che siano, perché questo atteggiamento democratico fa parte vitale di quella cultura occidentale che affonda le sue radici proprio nel cristianesimo, oggi tanto calpestato e tradito dai suoi stessi rappresentanti, purtroppo! Tuttavia bisogna essere anche realisti e ricordare che i capi musulmani sono ottimi maestri nell’educare alla guerra perfino i bambini con il mito del “kamikaze” che si immola in nome di Allah, e questo lo insegnano ai loro bambini con il Corano alla mano e non certo con le favole di Biancaneve! E il Corano che si studia è lo stesso per tutti, adulti e bambini, islamici moderati o terroristi scatenati! Comunque sia, i musulmani godono della libertà di studiare il Corano e di impararlo anche a memoria, se vogliono, privilegiando i luoghi preposti a tale scopo che sono le moschee che, fra l’altro, continuano ad aumentare anche sul suolo italiano (se ne contano più di 300), ma pensare di inserire lo studio del Corano come ora di religione nei programmi scolastici italiani sarebbe tradire non solo i cristiani ma gli stessi musulmani perché, sotto parvenza di gesto democratico, arriveremmo a ingannare tutti, per i seguenti, ulteriori motivi che è doveroso ricordare.
·
Bisogna ricordare
ai musulmani che Gesù Cristo, anche quando è raffigurato in croce, rappresenta
per tutta l’umanità un altissimo valore umano e civile di carattere universale
che non contrasta assolutamente con nessun credo o cultura perché, in nome di
quel “Martire crocifisso” migliaia di uomini di tutte le Nazioni si sono
prodigati, anche dal punto di vista umano, per lenire la sofferenza di tanta
gente, al modo di Teresa di Calcutta, di Pietro Claver,
di Francesca Cabrini, di Francesco Saverio e di molti
altri santi… Hanno
aperto in tutto il mondo scuole, cooperative, lebbrosari, ospedali, abitazioni
dignitose, hanno insegnato la grandissima dignità di ogni persona umana davanti
a Dio anche se povera e umile, perché creatura Sua, fatta a Sua immagine e
somiglianza. L’Istat
segnala che, in nome di quel Cristo crocifisso, il 92 per cento delle opere
umanitarie in tutto il mondo è stato promosso dalla Chiesa Cattolica, i cui
missionari sono per la maggior parte morti martiri e trucidati dalle stesse
persone che hanno beneficato.
Ai cristiani, inoltre, è doveroso ricordare che
Se un cristiano non crede più a questo, allora è un fallito, quand’anche fosse Prete o Vescovo o compisse meraviglie, allora deve implorare umilmente da Dio il dono della Fede per non essere travolto dalla disperazione in un mondo che è rimasto cieco, sordo, muto proprio perché ha voluto emarginare il suo Dio e Signore per inalberare sugli altari solo idoli falsi e ingannatori.
CENTRO CULTURA CRISTIANA
civiltacristiana@hotmail.com stella.patrizia@libero.it